Laurenzana: in scena l'epopea di Taccone. Torna la rappresentazione sul brigante "Re di Calabria e Basilicata" tra scorribande sanguinarie, assalti, fino alla sua condanna a morte
30-10-2025 18:53 - notizie 2025
- Articolo di Donato Pavese -
"IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA - L'ALTRAVOCE"
"IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA - L'ALTRAVOCE"
LAURENZANA si prepara a tornare indietro nel tempo, per rivivere una delle pagine più affascinanti e controverse della sua storia. Sabato 1 novembre, infatti, il caratteristico borgo lucano ospiterà la nona edizione della rievocazione storica “Il Brigante Taccone, Re di Calabria e Basilicata”, ideata, organizzata e realizzata dalla locale Pro loco “Universitas Laurentianae”. L’evento, ormai divenuto un appuntamento di rilievo nel panorama delle manifestazioni culturali italiane, racconta la vita e le gesta di Domenico Rizzo, detto Taccone, brigante laurenzanese nato nella seconda metà del 1700, che si autoproclamò “Re di Calabria e Basilicata”. Audace e carismatico, Taccone fu protagonista del brigantaggio meridionale nel periodo del decennio francese (1806-1815), distinguendosi per le sue azioni ribelli contro l’esercito napoleonico ed i notabili locali. Le sue vicende, a metà tra storia e leggenda, rappresentano un tassello importante della memoria collettiva lucana e meridionale. Il programma della rievocazione prenderà il via, sabato prossimo, alle ore 18.30, ai piedi del castello feudale di Laurenzana, dove il pubblico sarà accolto e introdotto nel clima storico della manifestazione. A partire dalle ore 19, le vie del borgo antico si animeranno con la rappresentazione itinerante del brigante Taccone, articolata in quattro scene che faranno rivivere gli episodi cruciali della vita di Domenico Rizzo: dalle scorribande sanguinarie, agli assalti, fino alla sua condanna a morte. Le scene saranno accompagnate dalle sonorità travolgenti e autentiche del gruppo “I Tarantanzi”, che, con la loro musica tradizionale popolare, creeranno un’atmosfera coinvolgente, sospesa tra storia, mito e cultura popolare. Dalle ore 21.30, l’evento si arricchirà con l’apertura del percorso enogastronomico lungo corso Popolo (nel rione San Giacomo), dove sarà possibile degustare piatti e prodotti tipici della tradizione lucana, in un’esperienza sensoriale che unisce cultura e sapori del territorio. A chiudere la serata, alle ore 22, il concerto del gruppo “I Musici” in largo Carità: la band teramana proporrà un viaggio sonoro nel cuore del Sud Italia, tra tammuriata napoletana, saltarello abruzzese, pizzica salentina e tarantella calabrese. La rievocazione storica ripercorre le vicende del brigante Taccone, che tra la Basilicata e la Calabria guidò una banda di oltre trecento uomini. Taccone partecipò anche ai moti antinapoleonici in Basilicata nel 1806, ma si costituì a San Severino Lucano, nello stesso anno, ottenendo l’amnistia. Rientrò a Laurenzana e venne assunto come mugnaio da Domenico Asselta, ricco galantuomo fedele ai Borbone. Proprio su incitazione di Asselta, Taccone riprese la lotta contro i francesi ed i notabili, che li sostenevano. Tra i numerosi episodi di sangue che segnarono la sua attività brigantesca, il più noto fu l’assalto al castello di Abriola nel 1809, durante il quale venne sterminata la famiglia dei baroni Federici, ad eccezione di Carlo, figlio del barone, di appena dieci anni. Il governo francese pose una taglia sulla testa di Taccone ed inviò il generale Charles Antoine Manhès per fermare le sue scorribande sanguinarie. Catturato e condannato a morte, Domenico Rizzo, detto Taccone, fu impiccato il 6 settembre del 1810. Figura importante del periodo, degna di essere ricordata e che si incrocia con le tristi vicende del brigantaggio, è l’arciprete di Laurenzana, don Domenico Dell’Orco. Venne barbaramente ucciso il 19 agosto del 1809, per mano di un commando di briganti, fomentati dai Borbone e dalla locale vendetta feudale, per essersi fortemente impegnato nella difesa dei diritti del popolo meno abbiente. Figura tanto temuta quanto ammirata, Taccone divenne, nel tempo, un simbolo di ribellione e di resistenza popolare. La rievocazione storica, inoltre, è stata riconosciuta come un evento di eccellenza a livello nazionale. Rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello per la comunità di Laurenzana e per l’intera Basilicata. Negli ultimi anni, infatti, la manifestazione ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti: l’iscrizione nell’elenco ufficiale delle “Rievocazioni storiche italiane” del Ministero della Cultura (nel 2021); la selezione, da parte dell’Istituto centrale per il patrimonio immateriale (Icpi), tra le 25 rievocazioni storiche più meritevoli in Italia (unica in Basilicata) nel 2022; il conferimento del “Marchio di qualità” dell’ente Pro loco italiane (Epli), premio nazionale consegnato presso il Senato della Repubblica, a Roma, il 12 marzo 2024. (Donato Pavese)







