20 Aprile 2024

Calvello, celebrato il 200° anniversario del 13 marzo 1822: fucilazione di nove patrioti condannati dalla corte marziale

CALVELLO - Domenica 13 marzo è stato celebrato il 200° anniversario della fucilazione di nove patrioti condannati dalla Corte Marziale di Calvello per i moti carbonari del febbraio 1822.

Con l’occasione è stato presentato il libro di Carmelina Colombino e Franco Villani "I moti di Calvello del 1822, nelle carte del processo".

L’iniziativa, promossa dal Comune di Calvello, si è svolta con la partecipazione, in collegamento video dalla sala consiliare di Ferrandina, di Carmine Lisanti (sindaco), di Pierluigi Di Biase (assessore alla cultura) e di Pierfilippo Laviani (discendente dei fratelli Venita, originari di Ferrandina, che quel giorno furono fucilati a Calvello).

Nell’aprire la celebrazione dell’evento, Maria Anna Falvella (sindaco di Calvello) ha sottolineato il coraggio di chi ha pagato con la vita il valore della libertà. A seguire, il sindaco di Ferrandina, complimentandosi con l’iniziativa di Calvello, ha comunicato che, nella stessa mattinata, era stata apposta una targa commemorativa, su una parete della casa natale dei Venita. Il sindaco ha ceduto la parola a Pierluigi Di Biase, che ha messo in evidenza come la cultura possa unire due comunità con la condivisione di una storia comune.

È seguita, poi, una toccante testimonianza di Pierfilippo Laviani, che ha raccontato come la storia dei Venita si intrecci con quella della propria famiglia essendo la sua bisnonna parente degli stessi Venita. Ha, quindi, ripercorso le gesta di Giuseppe Venita, ufficiale di cavalleria, protagonista di campagne militari in Italia, Francia e Russia, fondatore della rivendita carbonara di Ferrandina e fiero oppositore dei Borbone.

A Roberto Tempone (delegato alla Cultura) è toccato il compito di ricordare le diverse iniziative messe in atto dall’amministrazione di Calvello per tenere sempre vivo il ricordo del 13 marzo 1822: installazione della statua a Mazziotta dell’artista calvellese Antonio Masini, la canzone Eran nove del Renanera, il convegno presso la stessa chiesa con Don Filippo e Carmelina Colombina, che si è svolto lo scorso mese di agosto.

L’assessore ha, infine, comunicato che una copia del libro sarà regalata a tutte le famiglie del paese, alle scuole e alle biblioteche della regione. L’iniziativa prevedeva anche un intermezzo musicale e teatrale durante il quale Pinuccio Briamonte e il gruppo Li Paisan hanno proposto due brani: il primo incentrato su un monologo di Mazziotta e il secondo sulla libertà.

Salvatore Andriuzzi e Santina Carbone hanno dato vita ad una rappresentazione scenica che rievocava un commovente dialogo tra Carlo Mazziotta e la moglie (Carmela De Luca) su quei giorni di angoscia e di paura.

Carmelina Colombino, autrice della trascrizione degli interrogatori pubblicati per la prima volta in un libro, ha descritto la sequenza dei fatti dei moti che coinvolsero il paese nel 1822 dall’investitura di Carlo Mazziotta, designato a guidare la rivolta antiborbonica alla notte del 10 febbraio 1822, in cui un gruppo di circa 60 carbonari liberò dal carcere fra’ Luigi Rosella, arrestato qualche giorno prima. I carbonari si stavano allontanando, quando una squadriglia incontrò il giovane Francesco Paolo De Grazia che stava rientrando a casa. Per paura di essere denunciati, i carbonari uccisero il giovane. Pochi giorni dopo un reparto di 1000 soldati austriaci, al comando del maresciallo Roth, arrestò quasi tutti i rivoltosi. La corte marziale processò 52 imputati, emettendo 33 condanne a morte. Per 9 di essi la sentenza fu eseguita il 13 marzo 1822. Per gli altri condannati le sentenze furono commutate all’ergastolo o in pene minori.

A Nicola Lisanti, storico e autore della prefazione del libro in questione, è toccato il compito di sottolineare la grande importanza di un avvenimento, che, pur nato in un contesto di periferia, si lega indissolubilmente al Risorgimento che condusse all’Unità d’Italia. In presenza di una guerra incomprensibile tra Russia e Ucraina, Lisanti ha, poi, auspicato che la storia non resti insegnamento sterile, ma che ci aiuti non solo a ricordare ma soprattutto a scegliere il bene comune.

La serata, dal punto di vista istituzionale, è stata conclusa da Giulio Ruggieri (vice sindaco), che ha ringraziato tutti gli intervenuti all’iniziativa, dai concittadini agli ospiti di Ferrandina.

Nella sala illuminata con i colori della bandiera ucraina, un augurio per far “cessare il fuoco” oltre che di disponibilità ad accogliere profughi ucraini, è stato invocato da don Filippo (parroco del paese), che ha ricordato come la pace sia l’unica chiave per superare le difficoltà di oggi e creare, per il futuro, un mondo più sereno e più giusto.

Un ringraziamento all’amministrazione comunale e ai presenti è venuto da parte di Franco Villani, autore del libro e conduttore della serata.


Realizzazione siti web www.sitoper.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
Informativa privacy
NORMATIVA SULLA PRIVACY

Informativa ai sensi dell´art. 13 del Codice della Privacy

Ai sensi dell´articolo 13 del codice della D.Lgs. 196/2003, vi rendiamo le seguenti informazioni.

Finalità del trattamento

I dati possono essere raccolti per una o più delle seguenti finalità:
1)fornire l´accesso ad aree riservate del Portale e di Portali/siti collegati con il presente e all´invio di comunicazioni anche di carattere commerciale, notizie, aggiornamenti sulle iniziative dell´associazione La voce lucana
2)eseguire gli obblighi previsti da leggi o regolamenti;
3)gestione contatti;

Modalità del trattamento

I dati verranno trattati con le seguenti modalità:
1)raccolta dati con modalità single-opt, in apposito database;
2)registrazione ed elaborazione su supporto cartaceo e/o magnetico;
3)organizzazione degli archivi in forma prevalentemente automatizzata, ai sensi del Disciplinare Tecnico in materia di misure minime di sicurezza, Allegato B del Codice della Privacy.

Natura obbligatoria

Tutti i dati richiesti sono obbligatori.

Soggetti a cui dati potranno essere comunicati i dati personali

I dati raccolti potranno essere comunicati a:
soggetti che debbano avere accesso ai dati, come da norme di legge o di normative secondarie e/o comunitarie.

Diritti dell´interessato

Ai sensi ai sensi dell´art. 7 (Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti) del Codice della Privacy, vi segnaliamo che i vostri diritti in ordine al trattamento dei dati sono:
- conoscere, mediante accesso gratuito l´esistenza di trattamenti di dati che possano riguardarvi;
- essere informati sulla natura e sulle finalità del trattamento
- ottenere a cura del titolare, senza ritardo:
- la conferma dell´esistenza o meno di dati personali che vi riguardano, anche se non ancora registrati, e la comunicazione in forma intellegibile dei medesimi dati e della loro origine, nonché della logica e delle finalità su cui si basa il trattamento; la richiesta può essere rinnovata, salva l´esistenza di giustificati motivi, con intervallo non minore di novanta giorni;
- la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
- l´aggiornamento, la rettifica ovvero, qualora vi abbia interesse, l´integrazione dei dati esistenti;
- opporvi in tutto o in parte per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che vi riguardano ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
- Vi segnaliamo che il titolare del trattamento ad ogni effetto di legge è:

associazione La voce lucana
Via r margherita
85014 laurenzana (pz)
- Per esercitare i diritti previsti all´art. 7 del Codice della Privacy ovvero per la cancellazione dei vostri dati dall´archivio, è sufficiente contattarci attraverso uno dei canali messi a disposizione.
Tutti i dati sono protetti attraverso l´uso di antivirus, firewall e protezione attraverso password.

Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
torna indietro leggi Informativa privacy
 obbligatorio
cookie