Emergenza idrica in Val Camastra, i sindaci di Laurenzana e Anzi alzano la voce: «Acquedotto Lucano sottovaluta il problema e non risponde ai nostri interrogativi»
25-08-2025 21:42 - notizie 2025
Comunicato dei sindaci di Laurenzana e Anzi, Giuseppe Trivigno e Filomena Graziadei.
«Apprendiamo da Acquedotto Lucano, attraverso il Tgr delle ore 14, che non stiamo vivendo alcuna emergenza idrica e che, rispetto allo scorso anno, la diga del Camastra è decisamente in salute.
Tale notizia ci compiace, anche se non possiamo non sottolineare la laconica risposta di Acquedotto Lucano che, nell’occasione, non risponde affatto agli interrogativi sollevati da noi sindaci e dalle comunità di Laurenzana ed Anzi.
Infatti, se è vero che anche grazie agli interventi messi in campo nell’ultimo anno e agli apporti pluviometrici dell’ultimo periodo la diga del Camastra versa in uno stato di salute decisamente migliore rispetto al 2024, è altrettanto vero che è impensabile gestire i malfunzionamenti degli ultimi giorni in questo modo, dando l’impressione che la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra.
Due giorni senza acqua, venerdì e sabato e nel pieno della stagione turistica, con zero certezze in merito alla possibile data di ripristino del servizio. Poi, dopo un solo giorno, a Laurenzana, intorno alle ore 10.00 di oggi lunedì 25 agosto ,i rubinetti rimangono nuovamente a secco senza alcun preavviso e senza che Acquedotto Lucano riesca a dare la benché minima informazione o, peggio ancora, indicazione. Ci viene detto che il servizio riprenderà alle 19.30, verificheremo.
Siamo ben consapevoli che, anche a causa dell’obsolescenza della rete, i guasti e i malfunzionamenti possono presentarsi, però ciò che non è accettabile è la mancata informazione e la sottovalutazione del problema.
Da oltre un anno, poi, solleviamo la questione del ripristino delle sorgenti. Sempre dal suindicato servizio apprendiamo che le stesse hanno un apporto pressoché irrilevante e comunque non sufficiente a coprire il fabbisogno dei due paesi. Bene, allora qualcuno dovrà pur spiegarci perché fino ai primi anni 2000, Laurenzana e Anzi con oltre 1000 abitanti in più rispetto ad oggi, riuscivano a soddisfare il proprio fabbisogno esclusivamente con l’apporto sorgentizio, così come devono spiegarci come mai in una sorgente del Comune di Anzi vi è un contatore funzionante e un collegamento che porta quell’acqua chissà dove.
Nessuno ha mai detto che vogliamo essere approvvigionati esclusivamente dalle sorgenti, come affermato dall’ing. Gravino al Tgr.
Certo è che, con forza e determinazione, non lasceremo che l’acqua delle stesse vada perduta o che non venga utilizzata per la comunità nel cui territorio è situata.
Allora è chiaro che qualcosa non va. Noi, che viviamo le comunità e i loro problemi ogni giorno in prima linea, non ci stiamo ad essere liquidati con dichiarazioni che non c’entrano assolutamente nulla con il tema sollevato.
Le nostre comunità e le amministrazioni meritano rispetto perché se è vero che la gestione della risorsa idrica è in capo esclusivamente ad Acquedotto Lucano, è altrettanto vero che poi, come sempre, la gestione delle emergenze ricade, per ragioni di prossimità, sui sindaci e gli enti comunali, che devono essere in grado di dare risposte precise e compiute ai cittadini, sempre più stanchi di questa situazione.
Non vogliamo e non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia.
È chiaro che urge una soluzione definitiva e risolutiva della problematica.
Noi, per quanto di competenza, siamo a disposizione. Ne va della credibilità di tutte le istituzioni coinvolte».
«Apprendiamo da Acquedotto Lucano, attraverso il Tgr delle ore 14, che non stiamo vivendo alcuna emergenza idrica e che, rispetto allo scorso anno, la diga del Camastra è decisamente in salute.
Tale notizia ci compiace, anche se non possiamo non sottolineare la laconica risposta di Acquedotto Lucano che, nell’occasione, non risponde affatto agli interrogativi sollevati da noi sindaci e dalle comunità di Laurenzana ed Anzi.
Infatti, se è vero che anche grazie agli interventi messi in campo nell’ultimo anno e agli apporti pluviometrici dell’ultimo periodo la diga del Camastra versa in uno stato di salute decisamente migliore rispetto al 2024, è altrettanto vero che è impensabile gestire i malfunzionamenti degli ultimi giorni in questo modo, dando l’impressione che la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra.
Due giorni senza acqua, venerdì e sabato e nel pieno della stagione turistica, con zero certezze in merito alla possibile data di ripristino del servizio. Poi, dopo un solo giorno, a Laurenzana, intorno alle ore 10.00 di oggi lunedì 25 agosto ,i rubinetti rimangono nuovamente a secco senza alcun preavviso e senza che Acquedotto Lucano riesca a dare la benché minima informazione o, peggio ancora, indicazione. Ci viene detto che il servizio riprenderà alle 19.30, verificheremo.
Siamo ben consapevoli che, anche a causa dell’obsolescenza della rete, i guasti e i malfunzionamenti possono presentarsi, però ciò che non è accettabile è la mancata informazione e la sottovalutazione del problema.
Da oltre un anno, poi, solleviamo la questione del ripristino delle sorgenti. Sempre dal suindicato servizio apprendiamo che le stesse hanno un apporto pressoché irrilevante e comunque non sufficiente a coprire il fabbisogno dei due paesi. Bene, allora qualcuno dovrà pur spiegarci perché fino ai primi anni 2000, Laurenzana e Anzi con oltre 1000 abitanti in più rispetto ad oggi, riuscivano a soddisfare il proprio fabbisogno esclusivamente con l’apporto sorgentizio, così come devono spiegarci come mai in una sorgente del Comune di Anzi vi è un contatore funzionante e un collegamento che porta quell’acqua chissà dove.
Nessuno ha mai detto che vogliamo essere approvvigionati esclusivamente dalle sorgenti, come affermato dall’ing. Gravino al Tgr.
Certo è che, con forza e determinazione, non lasceremo che l’acqua delle stesse vada perduta o che non venga utilizzata per la comunità nel cui territorio è situata.
Allora è chiaro che qualcosa non va. Noi, che viviamo le comunità e i loro problemi ogni giorno in prima linea, non ci stiamo ad essere liquidati con dichiarazioni che non c’entrano assolutamente nulla con il tema sollevato.
Le nostre comunità e le amministrazioni meritano rispetto perché se è vero che la gestione della risorsa idrica è in capo esclusivamente ad Acquedotto Lucano, è altrettanto vero che poi, come sempre, la gestione delle emergenze ricade, per ragioni di prossimità, sui sindaci e gli enti comunali, che devono essere in grado di dare risposte precise e compiute ai cittadini, sempre più stanchi di questa situazione.
Non vogliamo e non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia.
È chiaro che urge una soluzione definitiva e risolutiva della problematica.
Noi, per quanto di competenza, siamo a disposizione. Ne va della credibilità di tutte le istituzioni coinvolte».