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A Laurenzana la tradizionale asta degli arieti: un valore aggiunto al settore ovini da carne di razza Merinizzata Italiana e Gentile di Puglia

13-12-2025 12:44 - notizie 2025
LAURENZANA - Il centro genetico di Laurenzana ha ospitato, anche quest’anno, la tradizionale asta degli arieti di razza Merinizzata Italiana e Gentile di Puglia, evento promosso congiuntamente dall’associazione nazionale della pastorizia, dall’associazione allevatori di Basilicata e dalla Regione Basilicata.

Un momento strategico, sia sul piano tecnico e sia su quello sociale e di networking. La vendita degli animali sottoposti a performance test è, infatti, uno dei principali strumenti di diffusione del miglioramento genetico all’interno delle aziendali, favorisce lo scambio di linee di sangue, contribuisce al contenimento della consanguineità e rafforza la collaborazione tra allevatori, tecnici e associazioni allevatori.

L’edizione quest’anno ha registrato una partecipazione particolarmente significativa, con oltre 150 allevatori regolarmente iscritti alle operazioni d’asta. Presente per l’occasione anche l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Carmine Cicala. Sono stati presentati 35 arieti di razza provenienti da allevamenti di Abruzzo, Basilicata, Lazio e Puglia, 25 di razza Merinizzata italiana e 10 di razza Gentile di Puglia.

Gli animali presentati hanno partecipato al 46esimo ciclo di performance test, che ha seguito gli arieti per l’intera durata della prova. Le attività hanno riguardato la raccolta e l’analisi dei dati anagrafici e genealogici, fenotipici, morfologici e biometrici. Tutti gli arieti sono stati aggiudicati, a conferma del forte interesse del settore per una genetica certificata e di alta qualità. La migliore offerta ha riguardato un ariete di razza Merinizzata ed è stata del valore di 1.300 euro.

Molto soddisfatto il presidente di Ara Basilicata, Palmino Ferramosca, poiché «l’asta non rappresenta soltanto un momento di compravendita, ma un’occasione per consolidare una visione comune, condividere un percorso e preparare le nostre razze alle sfide dei prossimi anni. E’ un appuntamento molto importante per gli allevatori di ovini, perché offre la possibilità di poter portare nel proprio allevamento animali che hanno superato una prova di performance test, che servirà sicuramente a migliorare il proprio gregge. Tutto ciò significa avere maggiore redditività nell’allevamento».

Per il direttore di Assonapa, Silvio Grande, «l’allevamento delle razze ovine italiane autoctone rappresenta un modello di sostenibilità territoriale, essenziale per il presidio delle aree rurali interne e svantaggiate e per la tutela della biodiversità. Gli ovini svolgono un ruolo determinante nella gestione del paesaggio, senza di loro, il nostro territorio, tanto apprezzato anche a livello internazionale, non sarebbe lo stesso. Assonapa, in qualità di ente selezionatore, continua ad investire nella selezione e conservazione delle razze Merinizzata italiana e Gentile di Puglia».