A Calvello cittadini come sentinelle. Con il progetto "Controllo di vicinato" per una maggiore attenzione
08-07-2025 11:00 - notizie val camastra e basilicata 2025
- Articolo di Donato Pavese -
"IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA - L'ALTRAVOCE"
"IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA - L'ALTRAVOCE"
CALVELLO - Da qualche mese il Comune di Calvello ha sottoscritto, con la Prefettura di Potenza, un protocollo d’intesa per l’attuazione del progetto “Controllo di vicinato”, uno strumento di sicurezza partecipata che ha lo scopo di prevenire illegalità, grazie alla collaborazione attiva dei cittadini con le istituzioni e le forze dell’ordine. Tra gli obiettivi il contrasto di “visite indesiderate” in casa e la difesa degli anziani e dei più deboli dalle truffe a cui, spesso, sono esposti. Nessuno, infatti, conosce la propria via, il proprio quartiere meglio di chi ci abita ed è in grado di notare persone “sospette”. Ad oggi sono 43 i Comuni della provincia di Potenza che hanno aderito al “controllo di vicinato”, ma l’elenco è in continuo aggiornamento. Per l’attuazione di questo progetto, il Comune di Calvello ha pubblicato un avviso, rivolto a tutti i cittadini maggiorenni che intendono far parte del gruppo di controllo di vicinato. C’è tempo fino al 30 settembre per comunicare la propria adesione, inviando una pec all’indirizzo comunecalvello@cert.ruparbasilicata.it o consegnando la domanda direttamente all’ufficio protocollo del Comune o allo sportello del cittadino. L’avvio del progetto sarà preceduto da un incontro informativo tra i cittadini interessati, il Comune e le forze dell’ordine. Concretamente cosa fa un gruppo di controllo di vicinato? Presta attenzione a quello che avviene nella propria area di competenza nella vita quotidiana, collaborando sia con le forze dell’ordine (segnalazione di situazioni sospette), sia con i vicini, attraverso comportamenti di reciproca assistenza (sostegno agli anziani soli, ritiro della posta in caso di assenza, sorveglianza reciproca delle case). Non si sostituisce alle forze dell’ordine. Gli “attori” del progetto sono quattro: il Comune, che definisce le zone su cui attivare il gruppo di vicinato, le forze dell'ordine, il gruppo di cittadini ed il coordinatore del gruppo, che è l’anello di congiunzione con le forze dell’ordine, un punto di riferimento che raccoglie istanze ed informazioni. (Donato Pavese)