Dopo trentadue anni di attesa, riaperta al culto la chiesa della Santissima Trinità di Calvello

10-07-2016 23:00 -

CALVELLO - E´ stata riaperta al culto dei fedeli la chiesa della Santissima Trinità di Calvello, dopo un´attesa durata ben trentadue anni. Vari interventi di recupero ed il restauro degli affreschi hanno interessato, nel corso degli anni, la chiesa della Santissima Trinità. La comunità di Calvello si è riappropriata, così, di un ulteriore luogo di culto, che affonda le sue radici storiche addirittura al 1147. «L´amministrazione comunale - ha evidenziato il sindaco di Calvello, Antonio Gallicchio - ha perseguito, con il restauro di molte chiese, la valorizzazione di questo patrimonio storico ed artistico locale, che, con la sua ricchezza di opere pittoriche, ci consente di ripercorrere molte tappe fondamentali della storia e dell´arte sul nostro territorio. Tesori di pregio e di valore - ha aggiunto Gallicchio - che intendiamo conservare e tramandare, non solo nell´ottica della memoria storica, ma anche in funzione di una auspicata attrazione, sempre maggiore, di flussi turistici sul nostro territorio». Nella sua storia, Calvello ha visto insediarsi ben ventotto luoghi di culto. Oggi si registra l´esistenza di ventuno chiese. La riapertura della chiesa della Santissima Trinità è stata preceduta da un convegno tenuto nella sala del convento di Santa Maria de Plano, al quale hanno partecipato il primo cittadino di Calvello, Antonio Gallicchio, l´amministratore diocesano don Filippo Nicolò, in rappresentanza dell´arcivescovo di Acerenza, mons. Francesco Sirufo (non ancora insediato), il reggente emerito della Casa Pontificia, mons. Paolo De Nicolò, la pittrice esperta in arte sacra, Antonella Cappuccio Muccino, il funzionario della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata, Michele Spaziante, ed il restauratore Domenico Saracino, che ha illustrato la metodologia del progetto di ripristino degli affreschi, le cui varie stratificazioni hanno fatto riscontrare cicli pittorici diversi, risalenti a Girolamo Todisco, a partire dal 1616. Ha fatto seguito la celebrazione della funzione religiosa, officiata dal parroco di Calvello, don Pasquale Orlando.