Laurenzana, cambiano i tempi per la consegna della posta. Sarà a giorni alterni in quasi tutta la regione. Penalizzati ancora i territori che soffrono lo spopolamento

12-05-2016 20:26 -

LAURENZANA - Anche i cittadini di Laurenzana, come molti altri in tutta la regione, stanno ricevendo, in questi giorni, un avviso di Poste italiane riguardante la variazione dei tempi di consegna della corrispondenza. Nella nota delle Poste inviata agli utenti si legge, che «a partire dal mese di maggio in alcune aree del territorio italiano (compreso Laurenzana) prosegue l´implementazione graduale della "Fase 2" del modello di consegna degli invii postali a giorni lavorativi alterni, dal lunedì al venerdì, su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì nella prima settimana; martedì e giovedì nella successiva)». «Questa nuova modalità di recapito - prosegue la missiva inviata da Poste Italiane - si inserisce nel processo di revisione del servizio postale, volto a rendere sostenibile la fornitura del servizio stesso, in un contesto di mercato caratterizzato da un trend decrescente dei volumi postali, e dal cambiamento delle esigenze e dei bisogni della clientela in termini di utilizzo dei prodotti postali». Il nuovo modello, fanno sapere sempre le Poste, «interesserà anche la raccolta degli invii postali presso le apposite cassette dislocate sul territorio comunale, mentre resteranno invariate le modalità di raccolta presso l´ufficio postale». Secondo quanto affermato da Poste italiane «non ci saranno conseguenze sugli obiettivi di consegna dei prodotti postali universali, ad eccezione della posta prioritaria. Per quest´ultima gli obiettivi di consegna varieranno da uno a tre giorni lavorativi, oltre a quello di accettazione (a seconda della zona di raccolta e destinazione)». Oltre a Laurenzana, saranno interessati da questa misura anche tutti gli altri paesi della Val Camastra e dell´Alto Sauro: Abriola, Anzi, Calvello, Corleto, Guardia Perticara, Armento, Gorgoglione. In totale sono quasi centoventi i Comuni lucani interessati, di cui trenta nella provincia di Matera ed ottantotto in quella di Potenza. Una notizia, questa, che non può far certamente piacere a tutte le comunità lucane interessate, come a molte altre a livello nazionale, e che vedrà ulteriormente penalizzati territori e piccole realtà che da anni soffrono sempre più i cronici problemi di isolamento e spopolamento. (Donato Pavese)

- ARTICOLO "IL QUOTIDIANO" -