Si ripropone il problema dell´uso dei diserbanti sulla strada statale 92: a sollevarlo l´assessore comunale di Laurenzana, Marco Imundo, ed il consigliere provinciale Daniele Giorgio Di Ioia

01-05-2016 12:02 -

LAURENZANA - «Proprio in questi giorni sulla strada statale 92 sono in azione camion che cospargono prodotti chimici ai bordi della carreggiata al fine di ripulirla dalle erbacce e garantirne una migliore visibilità». L´utilizzo di diserbanti per procedere alla pulizia delle strade è, ormai, diventata «una pratica illegale autorizzata». Lo affermano il consigliere provinciale Daniele Giorgio Di Ioia (Udc) e l´assessore comunale di Laurenzana Marco Imundo (Udc), in un comunicato congiunto.

Già due anni fa, nell´aprile del 2014, il compianto dirigente regionale di Idv, Gaetano Cantisani, sollevò il problema. LEGGI LA NOTIZIA >>

«Sono numerosi - hanno sostenuto Marco Imundo e Daniele Giorgio Di Ioia - gli episodi volti a testimoniare che l´attività di pulizia delle cunette di canalizzazione avvenga non più meccanicamente, ma mediante l´uso di prodotti fitosanitari ad azione diserbante, pericolosi per l´ambiente, per le risorse idriche, per le attività di allevamento e, conseguentemente per la salute dell´uomo. Quando c´erano i "cantonieri" - hanno aggiunto - per la pulizia delle strade, si ricorreva alla tecnica dello sfalcio, le erbacce venivano estirpate meccanicamente impiegando tempo e lavoro (quindi più soldi e più operai)"; oggi, per risparmiare in termini di costo del lavoro si preferisce ricorrere ad una guerra chimica dal notevole impatto ambientale. L´irrorazione di prodotti chimici incide pesantemente sulla flora e sulla fauna del nostro territorio, uccide i piccoli animali ed inquina le falde acquifere; pioggia e vento, poi, veicolano queste sostanze nocive facendole giungere ben oltre il punto di somministrazione causando ulteriori e gravi inconvenienti. Ingenti sono anche i danni che queste sostanze chimiche arrecano ai proprietari dei piccoli appezzamenti di terra annessi alle strade "trattate chimicamente" che non possono più coltivare i loro orti né tantomeno raccogliere le erbe selvatiche che spontaneamente crescono nelle immediate vicinanze. Alla luce di questo quadro tutt´altro che allietante - hanno concluso il consigliere provinciale Daniele Giorgio Di Ioia e l´assessore comunale di Laurenzana Marco Imundo - è necessario adottare provvedimenti seri e risolutivi, volti a salvaguardare l´ambiente e soprattutto la nostra salute».