Laurenzana: in cammino per il Beato Egidio. Tre comunità unite in pellegrinaggio verso la chiesa con le sante spoglie

08-12-2025 10:18 -


- Articolo di Donato Pavese -

"IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA - L'ALTRAVOCE"

LAURENZANA - Un’intensa giornata di spiritualità unirà le comunità parrocchiali di Laurenzana, Anzi e Calvello martedì 9 dicembre, in occasione del pellegrinaggio Giubilare al Beato Egidio da Laurenzana, figura profondamente venerata e radicata nella tradizione religiosa laurenzanese (e non solo). Il ritrovo dei partecipanti è fissato alle ore 16.30 presso la Chiesa del Carmine di Laurenzana. Da qui partirà il cammino comunitario verso la Chiesa Madre, luogo che custodisce le spoglie mortali del Beato. Alle 17.30 sono previsti la visita, un momento di preghiera e la santa messa presieduta da mons. Francesco Sirufo, arcivescovo di Acerenza, e concelebrata dai parroci della zona pastorale “Camastra”. Un appuntamento atteso, che intende rinnovare la devozione verso il Beato Egidio, la cui testimonianza continua a parlare al cuore di generazioni di fedeli. Nacque intorno al 1443 da una famiglia umile e scelse giovanissimo di entrare nell’Ordine dei minori francescani, dedicandosi alla vita di contemplazione secondo l’esempio di San Francesco d’Assisi. Alla sua morte, avvenuta il 10 gennaio del 1518, fu sepolto nella tomba comune dei frati, nonostante il desiderio di tanti devoti di riservargli un luogo di riposo più degno. Sei anni dopo, la tomba venne riaperta per deporvi un altro frate. Fu allora che accadde il prodigio tramandato nel "Compendio sulla vita del Beato Egidio" di Vincenzo Scognamiglio: il corpo del frate fu rinvenuto incorrotto, in ginocchio e con la corona tra le mani, rivolto verso l’altare del santissimo sacramento, ancora profumato e con le membra integre e flessibili. Un evento che accrebbe notevolmente il culto intorno alla sua figura e confermò, per il popolo, la sua fama di santità. A più di cinque secoli dalla sua morte, alcuni aspetti della vita del Beato Egidio rimangono sorprendentemente attuali: la mitezza d’animo, l’amore per il creato, la vita semplice e operosa, priva di ostentazioni. La sua esistenza rimane un richiamo forte ai valori dell’umiltà, della fede e della carità, pilastri della spiritualità francescana. Molti fedeli attendono ancora la sua canonizzazione, affidandosi alla sua intercessione e ai miracoli a lui attribuiti, considerati splendide testimonianze di una santità che non si è mai spenta. Il cammino comunitario del 9 dicembre sarà, dunque, molto più di un semplice gesto devozionale: sarà un ritorno alle radici, alla storia e alla fede della comunità. Ripercorrendo i passi di chi per secoli ha venerato il Beato Egidio, le parrocchie di Laurenzana, Anzi e Calvello vivranno un momento di comunione, che unisce passato e presente, memoria e speranza. Un appuntamento che invita a riscoprire la forza silenziosa e luminosa di Frà Egidio che, con la sua vita, continua ancora oggi ad indicare la via della santità. (Donato Pavese)