Referendum 2025: urne aperte l'8 e il 9 giugno. Cinque quesiti su lavoro e cittadinanza. Tutte le informazioni utili

23-05-2025 19:38 -

LAURENZANA - Domenica 8 e lunedì 9 giugno, i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi su cinque quesiti che riguardano principalmente il diritto del lavoro e le norme per la concessione della cittadinanza italiana.

I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 nella giornata di domenica e dalle ore 7 alle ore 15 in quella di lunedì.

Le consultazioni, per essere valide, devono raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto.

Se non si raggiunge il 50% più uno degli aventi diritto al voto, il referendum non è valido.


1° Quesito (scheda verde): Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi

Attualmente nelle imprese con più di 15 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo, i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015 non possono rientrare nel loro posto di lavoro, ma hanno diritto solamente ad un risarcimento economico.


Testo del quesito:

«Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?»


2° Quesito (scheda arancione): Piccole imprese - Indennità per licenziamento

Attualmente nelle imprese con meno di 16 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo, un lavoratore può ottenere al massimo 6 mensilità di risarcimento economico, anche qualora un giudice reputi infondata l’interruzione del rapporto. I promotori del referendum chiedono che sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite.


Testo del quesito:

“Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro”?”


3° Quesito (scheda grigia): Contratti a termine - Reintroduzione causale

Attualmente i contratti a tempo determinato possono essere stipulati fino a 12 mesi senza indicare un motivo specifico che giustifichi il lavoro temporaneo. Il quesito propone di rendere obbligatoria la presenza di una causale giustificativa fin dall’inizio del contratto a tempo determinato.


Testo del quesito:

«Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2025, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b bis)”; comma 1 -bis , limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “,in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente”?»


4° Quesito (scheda magenta): Infortuni sul lavoro - Responsabilità del committente

Si vuole rendere sempre il committente co-responsabile degli infortuni sul lavoro, anche quando il danno è causato da rischi specifici dell’attività dell’appaltatore o del subappaltatore.


Testo del quesito:

«Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?»


5° Quesito (scheda gialla): Cittadinanza italiana - Riduzione del tempo di residenza da 10 a 5 anni

Dimezzamento da 10 a 5 anni del periodo di residenza in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per ottenere la cittadinanza italiana.


Testo del quesito:

«Volete voi abrogare l'articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza”?»