Laurenzana, un successo lungo sette edizioni: il "brigante Taccone" ottiene il "Marchio di qualità", un prestigioso riconoscimento a livello nazionale

05-03-2024 14:55 -

LAURENZANA - Prestigioso riconoscimento, a livello nazionale, per la Pro loco di Laurenzana, grazie all’impegno e alla passione, messi in campo, da ben sette edizioni, per la realizzazione della rievocazione storica del “Brigante Taccone - Re di Calabria e Basilicata”. La manifestazione laurenzanese è stata, infatti, premiata tra i migliori eventi d’Italia del 2023, organizzati dalle Pro loco attive sul territorio nazionale. Ad annunciarlo è stato l’ente Pro loco italiane (Epli), che ha rilasciato quindici “Marchi di qualità”. I riconoscimenti sono stati assegnati ai carnevali autentici, alle sagre d’eccellenza, ai palii, alle rievocazioni ed ai cortei storici, che si sono particolarmente distinti nello scorso anno. La cerimonia di consegna dei “Marchi di qualità” Epli si terrà a Roma, in Senato, martedì 12 marzo, dalle ore 14, presso la sala “Caduti di Nassirya” di Palazzo Madama. Inoltre la rievocazione storica del “Brigante Taccone - Re di Calabria e Basilicata” (che si svolge annualmente a Laurenzana) è stata anche censita, nel 2022, come manifestazione di interesse dall’Istituto centrale per i beni immateriali del Ministero della Cultura. Si tratta della storia del brigante Domenico Rizzo, detto Taccone (laurenzanese di origine, nato nella seconda metà del 1700), che amava definirsi “Re di Calabria e Basilicata”. Gli avvenimenti risalgono a poco più di duecento anni fa, a cavallo tra il 1700 ed il 1800, quando molti centri lucani furono coinvolti dal fenomeno del brigantaggio. Era il periodo denominato “decennio napoleonico”, caratterizzato da un’esplosione di ribellione popolare e violenza di massa, che i francesi definirono brigantaggio. Anche il brigante laurenzanese Domenico Rizzo, con la sua masnada di più di trecento uomini, seminò violenza e terrore tra la Calabria e la Basilicata. Taccone partecipò ai moti antinapoleonici in Basilicata nel 1806, ma si costituì il 7 settembre dello stesso anno a San Severino Lucano. Ottenuta l’amnistia ed a capo di oltre trecento briganti, rientrò a Laurenzana e venne assunto come mugnaio da Domenico Asselta, ricco galantuomo fedele ai Borbone. Proprio su incitazione di Asselta, Taccone riprese la lotta contro i francesi ed i notabili, che li sostenevano. L’episodio più noto della sua attività brigantesca accadde nel 1809, ad Abriola, dove la sua banda di briganti assaltò il castello, trucidando l'intera famiglia dei baroni Federici, ad eccezione di Carlo, figlio del barone, di appena dieci anni. Il governo francese pose una taglia sulla testa di Taccone ed inviò il generale Charles Antoine Manhès per fermare le sue scorribande sanguinarie. Catturato e condannato a morte, Domenico Rizzo, detto Taccone, fu impiccato il 6 settembre del 1810. Oltre alla rievocazione storica del brigante Taccone, l’ente Pro loco italiane (Epli) ha premiato, con i “Marchi di qualità”, anche le seguenti manifestazioni (tra cui alcune lucane): il Carnevale di Castrovillari (Cs), il Carnevale di Capua (Ce), la “Festa del Pane” di Stefanaconi (Vv), il “Festival delle Pro loco” di Sestu (Ca), il “Festival dell’Aglianico del Vulture - sagra Tumact me tulez” di Barile (Pz), la “Sagra da Pitta Chjina” di San Costantino Calabro (Vv), la “Festa della Mela” di Maddaloni (Ce), la “Sagra della Castagna” di Calvello (Pz), la “Sagra delle Pesche” di San Sperate (Ca), “Historia Raduno Multiepoca” di Gravina in Puglia (Ba), il “Palio dell’Ascensione ed il corteo di Quartieri Storici” di Floridia (Sr), “Il Tocco” di Gerace (Rc), “Corrado IV - Il sogno di un imperatore” di Lavello (Pz) e il “Palio degli Asinelli” di Ollolai (Nu). (Donato Pavese)

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