Laurenzana: protesta il gruppo “Riflettiamo Insieme". Non sarà in Consiglio comunale finché non verrà trattata la vicenda del presunto ammanco di 320 mila euro dalle casse municipali

15-11-2022 11:59 -

LAURENZANA - Protesta il gruppo consiliare “Riflettiamo Insieme": non sarà in Consiglio comunale finché non verrà trattata la vicenda del presunto ammanco di 320 mila euro dalle casse municipali.

La nota del gruppo consiliare "Riflettiamo Insieme" di Laurenzana, a firma del capogruppo Giuseppe Trivigno e dei consiglieri Rocco Martoccia e Maria Pavese.

Cari concittadini, ancora una volta siamo costretti a riscontrare un modus operandi di una gravità inaudita!

In data 11.11.2022, ci viene notificata la convocazione del Consiglio Comunale per il giorno 15 novembre alle ore 19.00. Orbene, tralasciando i pochissimi giorni a disposizione nei quali gli Uffici Comunali sono chiusi e dunque non possono fornirci tutta la documentazione a corredo degli argomenti da trattare (in quanto a noi non piace andare impreparati agli stessi…), notiamo con stupore che all'ordine del giorno non compare alcun riferimento in ordine alla spiacevole vicenda appresa dai giornali e da noi portata, per rispetto, all'attenzione dei cittadini.

Stiamo, infatti, parlando dell'indagine riguardante un ex dipendente comunale che, ferma restando la presunzione d'innocenza, nello svolgimento delle sue funzioni pubbliche presso il Comune di Laurenzana, dove prestava servizio (in forza di una convenzione stipulata con il Comune di Guardia Perticara), nelle ultime due consiliature, avrebbe illecitamente beneficiato di competenze di gran lunga superiori a quelle spettanti, con il conseguente ammanco per l'Ente di oltre 320 mila euro.

Orbene, nonostante le nostre richieste di chiarimento che indirizziamo agli amministratori per rispondere alle richieste dei cittadini, all'ordine del giorno del predetto Consiglio, ancora una volta, si cerca di soprassedere su una faccenda così grave.

Oltretutto, martedì si discuterà di bilancio e, in particolare, di una variazione che, guarda caso, viene portata nella massima assise cittadina solo a pochi giorni dallo spirare dei 60 giorni, termine massimo per la ratifica.

A nostro avviso, sarebbe stato onesto, corretto e trasparente iscrivere all'ordine del giorno l'approvazione o la discussione di una relazione del revisore dei conti, in ordine a quanto accaduto alla salute del bilancio che, ricordiamo, non appartiene a nessuna amministrazione, ma ai cittadini di Laurenzana.

Sarebbe stato, altresì, corretto che si venisse a rassicurare la cittadinanza riguardo l'entità degli ammanchi e la loro incidenza sul bilancio e sulla spesa per il personale.

Il Consiglio Comunale è organo deputato non solo all'approvazione del bilancio, ma soprattutto a sovrintendere al controllo dello stesso. Noi tale controllo vorremmo esercitarlo e, per questo, ci appelliamo a tutti gli organi istituzionali ed ai rappresentanti degli stessi, affinché la nostra posizione e quella di tutti i laurenzanesi venga tutelata.

Non possiamo permettere un tale silenzio. Non possiamo permettere che, invece di far luce, per quanto il segreto istruttorio lo permetta, su una vicenda che riguarda le tasche dei cittadini si continui a gettare solo fumo negli occhi dei laurenzanesi con interventi di sola facciata!

Pertanto, chiediamo alla Corte dei Conti, come già richiesto, che ci sia un controllo sulle spese, sugli acquisti, sui lavori pubblici e sulla reale idoneità del bilancio comunale a sostenere nuove assunzioni.

In conclusione, comunichiamo che ci asterremo dal partecipare ai prossimi Consigli Comunali, fino a quando qualcuno non si deciderà a relazionare sulla situazione del nostro bilancio e sull'effettiva incidenza di questa inchiesta sulle nostre casse comunali.

Alle pubbliche Istituzioni, a cui questa nota sarà indirizzata, chiediamo se la nostra richiesta è legittima e, se lo è, si proceda a far luce sullo stato dei fatti o altrimenti si nomini un commissario ad acta che si occupi della verifica.

Laurenzana merita di più. Laurenzana merita rispetto.