Ribattezzata "la strada della vergogna": la provinciale 32 “Camastra” è chiusa da trenta mesi per lavori (infiniti) di ammodernamento

22-02-2021 18:39 -

VAL CAMASTRA - E’ stata ribattezzata “la strada della vergogna” dalle popolazioni dell’area. Parliamo della provinciale 32 “Camastra”, chiusa al transito veicolare da ben trenta mesi, per lavori (infiniti) di ammodernamento. La riapertura della strada era prevista un anno fa (marzo 2020). La principale arteria viaria della Val Camastra è strategica per l’intera area, perché collega, in tempi rapidi, la statale 92 alla statale 407 “Basentana” (all’altezza del bivio di Albano di Lucania). Nonostante sia ufficialmente chiusa dal 3 settembre 2018, negli ultimi due mesi la strada provinciale 32 era nuovamente tornata ad essere accessibile ai tantissimi automobilisti. Venerdì scorso, però, è arrivata la doccia gelata. La circolazione è stata nuovamente interdetta: grossi blocchi di cemento ostruiscono il passaggio degli autoveicoli. E’ ricominciata, così, l’odissea per gli automobilisti, che quotidianamente devono affrontare giri interminabili, utilizzando i percorsi alternativi (perlopiù tortuosi ed in alcuni casi sconnessi). La chiusura della strada, inoltre, ha messo in ginocchio, negli ultimi anni, la fragile economia locale. Sui social si è scatenata l’ira degli utenti, per questo «ennesimo sopruso che affligge la nostra valle, da anni dimenticata». I due comitati cittadini di Calvello e Laurenzana “per la riapertura della Sp 32” sono pronti a dar battaglia ancora una volta. E’ stata anche promossa una petizione on-line su change.org, indirizzata alla Provincia di Potenza: “riaprire definitivamente la Sp 32”. In poco più di ventiquattro ore hanno firmato quasi trecento utenti. In una recente missiva, datata 22 gennaio ed inviata al presidente della Provincia, al prefetto di Potenza ed ai sindaci dei Comuni dell’area, i comitati cittadini di Calvello e Laurenzana avevano sottolineato «l’obbligo dell’impresa ad eseguire i lavori anche in presenza del traffico veicolare - come recita testualmente l’articolo 32 del capitolato speciale d’appalto - prendendo ogni provvedimento atto allo scorrimento del traffico stesso in piena sicurezza e senza interruzioni». Ad oggi, invece, i blocchi di cemento sbarrano la strada. Ricordiamo, inoltre, che lo scorso 11 novembre, durante un incontro in videoconferenza con il prefetto Vardè, il presidente della Provincia di Potenza, Guarino, si impegnò «ad incaricare i tecnici competenti per l’avvio delle operazioni di collaudo, da completarsi entro il termine massimo di sessanta giorni, a conclusione delle quali la strada sarà definitivamente riaperta al traffico». Di giorni ne sono trascorsi cento da quella data e le popolazioni della Val Camastra hanno davvero perso la pazienza. (Donato Pavese)

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