A Laurenzana protagonista la transumanza. Centoventi chilometri in sei giorni, da Matera a Laurenzana, per l'allevatore Raffaele Trivigno con la sua mandria di bovini podolici. Le foto dell'evento

26-06-2020 20:42 -

LAURENZANA - Centoventi chilometri in sei giorni. Sono i numeri della transumanza, da Matera a Laurenzana, compiuta da Raffaele Trivigno con la sua mandria di bovini podolici. Ad accogliere l'allevatore, al suo arrivo nella sua azienda agricola, i vertici dell'Associazione regionale allevatori di Basilicata, con il presidente Palmino Ferramosca, il direttore, Giuseppe Brillante, il vice sindaco Salvatore Urga, e il direttore generale del dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Donato Del Corso.

«Una giornata di festa perché si accoglie con gioia il rientro di una mandria composta da bovini podolici, in tutto circa 160 capi - ha evidenziato Ferramosca - anche con i vitellini nati durante il periodo dello svernamento. La Basilicata è la regione che rappresenta oltre il 50 per cento di questa antica razza di bovini da carne (ma apprezzato è anche il "caciocavallo") e la pratica della transumanza è un elemento caratteristico, ma anche essenziale per mantenere la rusticità della razza podolica. La giornata è stata anche un’occasione per dare valore ad una pratica, quella della transumanza - ha continuato Ferramosca - che è stata riconosciuta "patrimonio culturale immateriale dell'umanità" e che ha un ruolo determinante per la tutela dell’ambiente e la conservazione della biodiversità vegetale e animale».

Per il direttore Brillante «è arrivato il momento perché in maniera legislativa la Regione Basilicata provveda a riconoscere la funzione strategica che l'allevatore transumante svolge per la tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico lucano. È quanto mai opportuna una norma specifica che sostenga e valorizzi la presenza dell'uomo che con la sua attività produttiva preserva cultura e territorio per le generazioni future».

Un plauso per l'iniziativa è arrivato anche dal direttore generale del dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, che ha sottolineato «l'importanza della pratica per il comparto agricolo lucano, che si inserirà in una più ampia progettazione finalizzata ad una decisa promozione del territorio e delle produzioni enogastronomiche».

(Fonte: www.arabasilicata.it)