Caro Beato Egidio… Riflessioni di fede per ricordare la tua fulgida figura ai tempi del coronavirus

20-05-2020 12:28 -

In attesa della festività del Beato Egidio da Laurenzana, è iniziata, in chiesa madre, la novena di preghiere in onore del beato, recitata dal parroco don Francesco Nardone, con l’ausilio delle suore e di alcuni parrocchiani della comunità laurenzanese. A causa dell’emergenza coronavirus, le funzioni religiose vengono trasmesse in diretta streaming ed i numerosi devoti possono seguirle, ogni sera, da casa.


Per ricordare il Beato Egidio in occasione della festività, proponiamo alcune testimonianze dei devoti


In questo periodo segnato dal coronavirus, il mio pensiero è andato diverse volte nei luoghi cari al Beato Egidio da Laurenzana. Beato Egidio, tu che sei secoli fa per pregare Dio, scegliesti luoghi immersi nella natura incontaminata, circondati da aria pulita e cielo terso, infondi in noi l’amore per la natura e per il creato. La sensibilità che tu mostrasti nel cibare e proteggere gli uccellini e gli altri animali del creato, sia per noi una lezione di vita, in questo mondo interessato sempre di più alla distruzione dissennata della natura per ingiusti profitti. Tutte le creature e gli esseri della natura hanno un proprio habitat e concorrono tutti insieme a mantenere l’equilibrio e l’armonia del creato: dalla piccola formica al maestoso falco, dal minuscolo pesce alla gigante balena, dal piccolo fiore al secolare abete. Il pianeta Terra su cui viviamo non appartiene solo a noi uomini, ma appartiene in egual misura, al mondo degli animali, al mondo delle piante con i rigogliosi boschi e le immense foreste, appartiene alle ampie distese dei mari e degli oceani con le variegate faune. Ogni essere della Terra ha un suo spazio. Se si invadono gli spazi altrui, si rompe l’equilibrio della natura e subentra la morte. Beato Egidio aiutaci con la tua mitezza d’animo a rispettare il mondo che abitiamo, le cose del creato; non permettere che vengano distrutti. Guida le nostre coscienze nel vivere quotidiano.
Una devota del Beato Egidio


Caro Fratello Egidio, vorrei il Tuo SILENZIO, opposto a quel chiasso soffocante che ormai trovo dappertutto: dai supermercati, alle piazze; dalle vacanze organizzate, alle giornate piene come un palinsesto televisivo. Desidero quel Tuo SILENZIO MISTICO perché è la condizione necessaria e giusta per potermi esprimere ed incontrare in modo autentico e piacevole con gli altri, come facevi TU con i tuoi confratelli all'alba per le lodi. Ho bisogno di un SILENZIO PERSONALE, fatto di tempo e di spazio, per poter mantenere un contatto intimo e soddisfacente con me stessa. Un SILENZIO fatto di "cristalli limpidi" per poter respirare la libertà, per potermi rigenerare e continuare a crescere in modo equilibrato e trasparente. Vorrei la Tua DOLCEZZA, la Tua CALMA che mi permettono di guardare il mio amico e capire il significato reale delle sue parole e, magari, cosa pensa di me; che mi consentono di stare insieme agli altri senza obiettivi immediati, ma per il semplice gusto del contatto e della condivisione affettiva. Vorrei la Tua LUMINOSITA’ per poter guardare negli occhi i miei figli (e tutti i giovani) che hanno un cuore pieno di anticipazioni, di speranze, perché no di incomprensioni. Vorrei l'ASCOLTO, la Tua CAPACITÀ di ASCOLTO. Mi piace ascoltare la musica, le persone, il cinguettare degli uccelli, il paesaggio sonoro dei luoghi dove Tu hai vissuto e dove io spesso mi reco, mi piace ascoltare i bambini nella scuola e quelli che incontro. Credo che l'ascolto sia una delle fonti inesauribili di conoscenza e di relazione di cui ognuno di noi dispone, che viene praticato in modo troppo frettoloso e superficiale. L'ASCOLTO AUTENTICO si costruisce nel SILENZIO riempito dalla DOLCEZZA, dalla CALMA e percepito dalla LUMINOSITÀ e dal SORRISO.
Pompea Lo Casto da Laurenzana - Testimonianza tratta dal calendario del Beato Egidio 2016


Il 24 maggio 2015 è stata pubblicata la Lettera Enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco sulla cura della casa comune. Il Papa ci invita a una presa di coscienza personale e comunitaria sulla realtà del mondo in cui viviamo. Il comando iniziale di Dio di “coltivare e custodire la terra” l'UOMO non solo l'ha trascurato, ma ha danneggiato cose e persone con i suoi egoistici modelli di sviluppo. Per un futuro migliore condiviso da tutti il Papa lancia nel mondo una sfida culturale, spirituale e educativa che richiede lunghi processi di rigenerazione. La spiritualità cristiana incarnata dai santi in 20 secoli di storia è un magnifico contributo al rinnovamento dell'umanità. Questi pensieri di Papa Francesco hanno suggerito a me e all’Associazione del Beato Egidio di rileggere lo scritto alla luce del messaggio del Beato. Ci siamo proposti così di impostare tutto il calendario 2016, partendo dal capitolo sesto dell'Enciclica che parla di Educazione e Spiritualità Ecologica, perché abbiamo avvertito in tanti concetti la presenza del Beato Egidio con il suo messaggio di vita molto attuale. Infine ci viene spontaneo rivolgere un appello a tutti gli adulti di Laurenzana: aiutate i piccoli e i più giovani a conoscere il Beato Egidio!
Don Gaetano Corbo e l’Associazione del Beato Egidio - Testimonianza tratta dal calendario del Beato Egidio 2016