Imparare l'inglese divertendosi... Il progetto Educocamp ha coinvolto bambini e ragazzi di Calvello. Una "full immersion" di due settimane in lingua inglese

11-07-2019 09:26 -

CALVELLO - «L’arte di imparare l’inglese divertendosi» è stato il motto dell’Educocamp, che, quest’anno, ha coinvolto numerosi ragazzi di Calvello e di altri centri della provincia di Potenza. L’Educocamp è un campeggio estivo di “full immersion” in lingua inglese con tutor madrelingua ed è rivolto a studenti di ogni età. L’amministrazione comunale di Calvello ha creduto fortemente in questo progetto, mettendo a disposizione un contributo per i partecipanti. «Quest’anno - ha spiegato la camp director Anna Lucia Riviello - abbiamo proposto due Educocamp: due settimane a Calvello ed una a Pignola». Hanno preso parte al progetto ottantacinque ragazzi, provenienti da Calvello, Pignola, Potenza, Satriano di Lucania, Tito, Sasso di Castalda ed Abriola. L’Educocamp si propone di fornire un potenziamento della lingua inglese ai ragazzi, ai quali viene certificato il livello linguistico raggiunto a fine camp e riconosciuto dal Miur. Inoltre, agli studenti delle scuole superiori di secondo grado viene garantito un percorso di alternanza scuola-lavoro ed il riconoscimento di crediti formativi all'esame di stato, oltre che la “full immersion” linguistica, attraverso il diretto e continuo contatto con i tutor anglofoni. Con la prof Anna Lucia Riviello (camp director) hanno collaborato otto tutor, dieci helpers e quattro assistant, che hanno saputo coinvolgere i partecipanti in ogni attività. «Il mio primo ringraziamento - ha sottolineato la camp director Anna Lucia Riviello - va al sindaco ed all'intera amministrazione comunale di Calvello. Un plauso alla grande sensibilità del vice sindaco Francesco Vitacca, che, in veste anche di docente, ha colto la valenza formativa del progetto». Riviello ha ringraziato anche i primi cittadini di Pignola, Sasso di Castalda ed Abriola, i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi dei comuni coinvolti e quanti hanno preso parte al progetto. «L’analisi dei partecipanti è stata più che positiva - ha evidenziato Anna Lucia Riviello - ma, in base all'esperienza maturata, ritengo che si possa sempre migliorare, nella speranza che in futuro ci siano sempre meno atteggiamenti "ostativi" e maggiori azioni "propositive", affinché le nostre comunità abbiano opportunità formative, di crescita culturale e sociale, ponendo al centro dell'attenzione, come unico obiettivo, la formazione dei nostri figli». (Donato Pavese)

- ARTICOLO "IL QUOTIDIANO" -