"Gli anni del nostro incanto" - Presentazione del libro di Giuseppe Lupo a Laurenzana

25-08-2021 / 31-12-2099 - eventi 2021

orario: Ore 18.30
dove: Sala Polifunzionale - Laurenzana (Pz)

LAURENZANA - "Gli Anni del nostro incanto" - Presentazione del libro di Giuseppe Lupo
Mercoledi 25 Agosto 2021 ore 18.30 - Sala Polifunzionale

L'evento è inserito nella programmazione estiva del comune di Laurenzana voluta dall'Antica Filanda De Rosa di Laurenzana e Biennale Etruria, con il Patrocinio del Comune di Laurenzana in collaborazione con Proloco “Universitas Laurentianae".

"Il racconto di un‘Italia vogliosa di andare avanti, ripercorrendo gli anni del boom economico, dai ‘60 in poi, tanta storia, recente, quella di una nazione che voleva guardare al mondo, proprio come accade oggi, in questa epoca segnata dalla pandemia."

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Laurenzana Michele Ungaro e del Vice Sindaco di Viggiano Paolo Varalla, introdurrà l‘incontro Carmen De Rosa Giornalista - Dir. AFD – Referente FAI.
Interverranno Lina Bonomo Psicologa – psicoterapeuta Dir. Cooperativa Betania - Potenza, Maria Anna Fanelli Consigliera Nazionale ANDE Referente e Ambassador "Città delle Donne della Basilicata", Quirino Martellini Presidente Biennale Internazionale Etruria. Sarà presente l'autore Giuseppe Lupo, Scrittore e saggista - Docente di Letteratura Italiana all‘ Università Cattolica di Milano e Brescia - Collabora alle pagine culturali del SOLE 24 Ore.
Accompagnamento musicale d'arpa con Aurora Lettini.
Presso l'Antica Filanda De Rosa si potrà visitare la Mostra Fotografica dal titolo "Lucania...Terra d'Amore" di A.A. del gruppo Scatto Lucano.

Organizzazione: Antica Filanda De Rosa
"Luogo del Cuore FAI"
Contatti: 376 0583632 e-mail anticafilandaderosa@gmail.com

Con questo romanzo Giuseppe Lupo ci accompagna in un viaggio nel tempo davvero unico, riproducendo fedelmente ed in modo certosino, la storia di un'Italia che non c'è più. Sono gli anni del boom economico e la città che fa da sfondo all'intera vicenda è Milano con le sue contraddizioni, le sue periferie, le sue industrie. Passato e presente si mescolano, sono l'uno complementare all'altro in un susseguirsi di immagini narrate, che sono frame della nostra storia più recente e della nostra quotidianità. Giuseppe Lupo ci racconta il periodo più esaltante e contraddittorio del secolo scorso entrando nei sogni, nelle illusioni, nelle inquietudini, nei conflitti di due generazioni a confronto: quella dei padri venuti dalla povertà e quella dei figli nutriti con i biscotti Plasmon. Negli anni Sessanta Milano è stata la città emblema del cambiamento avvenuto nell'intera Italia ed ha rappresentato il luogo del progresso e del benessere democratico. Gli anni del nostro incanto, racconta del miraggio di un popolo che guardava ad una città all'avanguardia come luogo di rinascita, una Milano luminosa, ma anche di come poi, nel volgere di pochi anni, la città abbia cambiato la sua faccia, dagli anni '60 agli avvenimenti degli anni '70, legati tra loro con un filo invisibile, dal boom economico ai cosiddetti anni di piombo, con le contestazioni giovanili, la strage di Piazza Fontana, l'uccisione di Aldo Moro e tanto altro, senza che il lettore si perda o si annoi e tenendolo incollato alle pagine, gli anni di piombo raccontati con finezza a partire da una fotografia che ritrae una famiglia, un padre operaio, una madre parrucchiera e due bimbi in sella ad una Vespa. La foto è l'oggetto magico che permette ad una figlia di aiutare la propria madre a ritrovare la memoria perduta, ricostruendo passo dopo passo la propria esistenza. Attraverso la scrittura struggente e densa di sentimenti si ricostruisce la vicenda della famiglia narrando il miracolo economico, le canzoni di Sanremo, ma anche le tensioni del terrorismo.
Gli anni del nostro incanto ci fa capire come eravamo e come siamo diventati oggi, un vero paradosso agli occhi del lettore, inghiottito da un mondo sempre più virtuale, nel quale non vi è più spazio per i sentimenti.

Note sull'autore.

Giuseppe Lupo è nato in Lucania (Atella, 1963) e vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l'Università Cattolica di Milano e di Brescia. Per Marsilio ha pubblicato, oltre a "Gli anni del nostro incanto", i romanzi “L'americano di Celenne” (2000; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello e Prix du premier roman), “Ballo ad Agropinto” (2004), “La carovana Zanardelli” (2008; Premio Grinzane Cavour-Fondazione Carical e Premio Carlo Levi), “L'ultima sposa di Palmira” (2011; Premio Campiello-Selezione giuria dei letterati e Premio Vittorini), “Viaggiatori di nuvole” (2013; Premio Giuseppe Dessì) e la raccolta di scritti “Atlante immaginario” (2014). E, ancora, “L'albero di stanze” (Marsilio, 2015). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del «Sole-24Ore» e di «Avvenire».;

"Breve storia del mio silenzio" è stato selezionato nella dozzina del Premio Strega 2020.” In Basilicata Giuseppe Lupo torna spesso, in un passaggio necessario, come fare carburante prima di un viaggio. Per me uomo, prima che per lo scrittore, la Basilicata significa una maniera di essere, di stare al mondo e di guardare al mondo; andando via dalla Basilicata, non si può davvero dimenticare di essere lucano.